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GREENWALL

Zappa Zippa Zuppa Zeppa!

(ElectroRomantic, 2014)

 

Zeppi di prog

 

Tra lo storico prog italiano e l’ultima generazione targata nuovo millennio, c’è stato un piccolo esercito, incurante delle mode che volevano solo la novità, che a cavallo della fine degli anni ’80 e l’inizio del decennio successivo, ha cercato di restituire splendore ed un’identità alla scena tricolore. Tra i protagonisti di quel periodo possiamo tranquillamente annoverare anche i Greenwall, guidati dal tastierista e cantante Andrea Pavoni che, tra rimandi di Camel, Mike Oldfield e certo prog romantico americano, con gli album ‘Il petalo del fiore e altre storie’, ‘Electropuzzles’; pubblicati anni dopo, ma figli di una storia ben più lunga; hanno alimentato la regola non scritta che vorrebbe il prog italiano, come uno dei creativi di sempre. Ma forse tale affermazione troverà maggior forza in questo nuovo lavoro dei Greenwall, che sembra finalmente toccare i vertici a cui la band ambiva con il terzo ‘From The treasure Box’ del 2005. Infatti ‘ZZZZ’ è un lavoro coraggioso, complicato, pieno di insenature da esplorare, dove melodia, tecnica ed imprevedibilità si incastonano e si abbandonano continuamente, con eccellenti parti strumentali e la voce di Michela Botti che domina la scena. Tanti gli ospiti e persino una ‘I Hung My Head’ di Sting che diventa ‘Ma le mele no’, ma questi sono i Greenwall, attitudine e coraggio, certezze e . bella l’idea del doppio libretto con i testi tradotti in inglese. Se poi aggiungiamo che all’album è abbinato un dvd con videoclip, interviste, un documentario e persino un brano inedito che chiude il tutto. Il titolo? ‘Sigla’. Imperdibile per i fan del prog. (Gianni Della Cioppa)

 

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